Il santuario fu costruito a partire dal 1629 per ricordare alcuni miracoli attribuiti all'intervento di Sant'Ignazio di Loyola. Tra questi può essere ricordata la protezione accordata agli abitanti della zona contro un'invasione di lupi che terrorizzava in quegli anni le valli di Lanzo e che costò la vita non solo a numerosi capi di bestiame ma anche ad alcuni bambini, che vennero divorati dagli animali. Dopo la scelta della collocazione del santuario il Santo comparve inoltre proprio sul monte Bastia ad una coppia di Tortorello, fatto che fu interpretato come la conferma della collocazione dell'edificio. Un testo appartenente alle «Litterae Annuae Collegii Taurinensis (1578-1629)» afferma che la prima pietra dell'edificio venne posata dalla “Serenissima Principessa” Margherita di Savoia.
Il santuario è accessibile tramite una stradina che lo collega alla sottostante frazione Tortore, dalla quale si può scendere verso Pessinetto o verso Lanzo Torinese. Al santuario si può inoltre arrivare a piedi seguendo vari sentieri con partenza ad esempio da Germagnano o dalla frazione di Losa (Pessinetto).
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.