Situato sul lato orientale del foro di Pompei, tra il Macellum e il tempio di Vespasiano, il santuario dei Lari Pubblici, lungo ventuno metri e largo diciotto, si presenta ancora incompleto: il colonnato d'accesso, al momento dell'eruzione, non era stato ancora completato e si notano solo le basi delle colonne in ferro e basalto. Il tempio è composto da un grande atrio, che presenta residui di pavimentazione in marmo e resti della base di un altare dove si svolgevano i sacrifici: sicuramente mancava il copertura.
Lungo la parete di fondo, che terminava con un timpano triangolare, si apre un catino absidale, con al centro una nicchia, caratterizzato da uno zoccolo sul quale poggiavano delle colonne con architrave ma esclusivamente di tipo decorativo, mentre nella stessa zona, altre due colonne con un architrave formavano un'edicola, sotto la quale erano poste tre statue. Le pareti laterali presentano due nicchie con timpano triangolare e due vani a cui si accede tramite un'apertura decorata con colonne e al cui interno presentano delle nicchie con volte a botte dove erano poste le statue.
Tutte le strutture portanti furono realizzate in opera laterizia, con tegole in terracotta, mentre gli altri muri erano o in opera incerta oppure in opera reticolata, unite da malta: queste mura dovevano poi essere completate con un rivestimento in marmo, mai effettuato.