Il cosiddetto Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo, è un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale. L'architetto e antiquario Pirro Ligorio su commissione del principe Pier Francesco Orsini (detto Vicino Orsini) progettò e sovraintese alla costruzione, nel XVI secolo, il parco elevando a sistema, nelle figure mitologiche ivi rappresentate, il genere del grotesque. Alcuni studiosi, erroneamente, facevano risalire la "regia", a Michelangelo (E. Guidoni), mentre altri, in particolare per il Tempio citavano il nome di Jacopo Barozzi detto "il Vignola".
La realizzazione delle opere scultoree fu probabilmente affidata a Simone Moschino. L'Orsini chiamò il parco Sacro Bosco e lo dedicò a sua moglie, Giulia Farnese (non l'omonima concubina del papa Alessandro VI). Vi sono anche architetture impossibili, come la casa inclinata, o alcune statue enigmatiche che rappresentano forse le tappe di un itinerario di matrice alchemica.