Fu costruita nel 1367 a fini difensivi per volere del cardinale Egidio Albornoz ed è posta a 332 m.s.l.m. Essa domina l'abitato e la valle del fiume Nera da una posizione strategica favorevolissima. Sovrasta, da un lato, la conca Ternana, potendo agevolmente controllare le vie di accesso per Perugia, Amelia e Terni; dall'altro lato si affaccia verso SSO, dominando la via Flaminia e la strada verso Orte ed il Lazio. Questo ne ha fatto, storicamente, la sentinella alla porta sud dell'Umbria.
Costruita secondo ben precisi schemi difensivi, protetta da una robusta cinta muraria e circondata da un fossato, sopportò non pochi assalti, fra cui quello dei Lanzichenecchi di ritorno dal Sacco di Roma del 1527, che invece conquistarono e devastarono la sottostante città di Narni. Al suo comando si alternarono vari castellani e fra le sue mura furono ospitati Papi come Bonifacio IX e Niccolò V. Dopo alterne vicende e un generale decadimento è stata acquistata e restaurata dal comune di Narni e dalla Provincia di Terni che l'hanno riportata al suo antico splendore.
La costruzione della Rocca viene attribuita all'eugubino Matteo Gattaponi, architetto militare di fiducia dell'Albornoz e già progettista della Rocca di Spoleto. Si ipotizza che al progetto partecipò anche Ugolino di Montemarte, condottiero e ingegnere militare. La fortezza ha forma quadrangolare con quattro torri poste agli angoli ed avanzate rispetto alla parete esterna, in modo da consentire, utilizzando feritoie apposite, la difesa del muro nel tratto compreso tra due torri. La più alta e possente di esse, il Maschio, è l'unica visibile dal cortile interno ed è formata dall'unione di due diverse strutture (torre Maschio e torre femmina).
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.