La Reggia fu costruita nel 1738 per volere del re di Napoli, Carlo di Borbone, e della moglie, Amalia di Sassonia, affascinata dai paesaggi del Sud. Lavorarono alla sua realizzazione ingegneri, architetti e decoratori, da Giovanni Antonio Medrano ad Antonio Canevari, da Luigi Vanvitelli a Ferdinando Fuga; per la decorazione degli interni operarono, Giuseppe Canart, Giuseppe Bonito e Vincenzo Re, per il parco e i giardini Francesco Geri.
Il sito di Portici, prescelto da re Carlo per motivi paesistici e per le risorse adatte alla caccia, si rivelò profondamente intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo della terra, necessario per la realizzazione delle nuove costruzioni, qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, si rivelarono ricchi e numerosi e furono sistemati nelle stanze della Reggia. Ben presto i reperti formarono una delle raccolte più famose al mondo e diedero vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour. Per accedere alla Reggia dal mare, nel 1773 fu costruito il porto del Granatello.
Il Parco, a monte e a valle della Reggia, ha tuttora un’estensione cospicua, e conserva spazi di flora mediterranea, coltivi, vivai di specie pregiate di grande interesse per gli studiosi. Con i suoi squarci paesaggistici, rappresenta per il visitatore un’affascinante immersione nella natura.
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