Il Ponte Carlo III (definito dal Vanvitelli "Ponte Nuovo sul fiume Faenza), situato al confine dei comuni di Moiano, Airola e Bucciano è, a partire dalle sorgenti, il primo dei ponti che Vanvitelli realizzò lungo il corso dell'Acquedotto Carolino. La sua costruzione rappresentò la prima attestazione pubblica della riuscita del lavoro dell’architetto, e fu celebrata in occasione di una visita dei sovrani Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia al cantiere. E' costituito da 4 archi ed è realizzato in tufo e pietra calcarea. Sotto uno degli archi passa il fiume Isclero e questo arco è caratterizzato dalla presenza di due lapidi, una per lato, che recano l'iscrizione: “CAROLUS ET AMALIA VTR. SIC. ET. HIER. R. A.D. MDCCLIII”, che ricordano l'anno di posa della prima pietra dell'Acquedotto Carolino. Dal 1997 l’Acquedotto Carolino e quindi anche le Sorgenti del Fizzo e il Ponte Carlo III, sono stati inclusi dall’UNESCO nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
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