La dimora dei Cavour a Santena è uno dei castelli più importanti del Piemonte soprattutto per perché costituisce un unicum straordinario, ricco di memorie storiche, arredi, biblioteca e archivi.
Fu costruito per volontà di Carlo Ottavio Benso di Santena tra il 1712 e il 1720 su progetto dell'architetto Francesco Gallo. Estinta la linea maschile dei Benso di Santena, con la morte di Gianfrancesco Filiberto nel 1746, nel 1760 il castello passò ai Benso di Cavour che ne fecero la loro dimora. Fu in tali anni oggetto di restauri. Un secolo più tardi per volontà del marchese Ainardo il castello fu ampliato e completamente ristrutturato.
Nel castello sono custoditi numerosi ricordi delle famiglie che vi abitarono, tra questi una coppa in porcellana di Sèvres, donata da Napoleone III al conte Camillo Benso di Cavour, dopo il Congresso di Parigi del 1856. La Sala del Consiglio è congiunta al castello da un terrazzo, misura m. 20 x 9 ed è adorna di bassorilievi e stucchi: qui il conte Camillo radunava i colleghi del Ministero per conferenze politiche. Vicino alla sala del consiglio sorge il Castellazzo, un torrione merlato, unico avanzo del primitivo castello.
Al primo piano si trova la Sala delle Corone con le corone che cento città italiane portarono in omaggio a Cavour nel venticinquesimo anniversario della sua morte. Al terzo piano si trova la camera di Cavour, trasportata qui da Torino, con i ricordi del nipote Augusto (compreso il proiettile fatale che lo uccise), morto nella battaglia di Goito nel 1848.
Sul lato sinistro della chiesa sorge la cappella del castello, costruita nel 1715 dal conte Carlo Ottavio Benso: qui riposano le spoglie del conte Camillo Benso di Cavour. La facciata della cappella è di ordine dorico; le pareti interne sono rivestite in marmo; l'altare in fondo alla cappella è in bronzo.
Accanto al castello si estende un grande parco di 23 ettari voluto all'inizio del secolo XIX dal marchese Michele Benso di Cavour e progettato dall'Abate d'Arvillars. Si tratta di un tipico giardino all'inglese, con collinette e sentieri curvi, utili per fornire ad ogni passo una diversa visione prospettica del parco. Il parco, delimitato a sud dall'argine del torrente Banna, è ricco di piante secolari autoctone, tra cui faggi, olmi, roveri, abeti e platani di altezza importante (fino a 35 m).
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.