La chiesa che si ammira oggi, edificata sui resti di un antico cimitero romano, risale al periodo romanico (XI-XII sec.), ma vi sono fonti che narrano della presenza di una pieve longobarda nello stesso luogo già nell'anno 905. Svariati lavori di restauro sono stati eseguiti nel corso dei secoli, soprattutto nel Quattrocento e nel Settecento nella parte interna, causando la progressiva scomparsa del suo carattere romanico con il passare del tempo.
All'esterno, la pieve presenta una facciata realizzata interamente in tufo e ancora quasi del tutto integra; solo l'occhio centrale e le due finestre laterali vi sono stati aggiunti in un periodo successivo. L'interno, a tre navate, è diviso da pilastri alternati a colonne, che si concludevano molto probabilmente in tre absidi, com’è ancora ben visibile in diverse chiese veronesi della stessa epoca e della stessa tipologia, una fra tutte la Basilica di San Zeno a Verona.
Particolare è la torre campanaria che si trova sul lato settentrionale della chiesa: il basamento è in pietra chiara, mentre il resto della torre si sviluppa in altezza a file alternate di conci di tufo e cotto, per terminare con il solo cotto al livello della cella campanaria.
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