La pieve di San Giorgio di Valpolicella (detta anche pieve di San Giorgio Ingannapoltron) è un'antica pieve nella frazione di San Giorgio.
Costruita probabilmente su un luogo precedentemente adibito al culto pagano, risalente all'VIII secolo (secondo alcuni storici anche al VII), l'attuale edificio religioso rappresenta uno dei più interessanti e antichi esempi di architettura romanica presenti nella provincia di Verona.
Ricostruita in gran parte attorno all'XI secolo, durante il periodo medioevale, la pieve di San Giorgio era a capo di uno dei tre "piovadeghi" in cui era divisa amministrativamente la Valpolicella. Insieme a essa ricoprivano questo ruolo anche la pieve di San Floriano e quella di Negrar. Era inoltre una chiesa collegiata, sede di un capitolo di canonici che gestivano anche una schola iuniorum (cioè una scuola in cui si impartivano le prime nozioni di grammatica latina ai ragazzi del luogo, tra i quali poi spesso venivano scelti anche i nuovi chierici).
Oltre all'interessante struttura architettonica, al chiostro adiacente e agli affreschi presenti all'interno, di grande pregio la presenza di un antico ciborio che presenta delle scritte che lo collocano in piena epoca longobarda e precisamente nel periodo del regno di Liutprando.
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