Il parco ha sede nella dismessa stazione ferroviaria a ricordo della professione di ferroviere del padre e del nonno paterno di Salvatore Quasimodo. All'interno del giardino-museo sono parcheggiati cinque vagoni ferroviari merci trasformati in treno-museo con una galleria fotografica della famiglia Quasimodo; i vagoni sono simili a quelli dove la famiglia visse per mesi dopo il terremoto del 28 dicembre 1908 a Messina, come il poeta ricorda nella poesia Al padre; il giardino contiene piante descritte nelle poesie di Quasimodo. Nella biglietteria si trovano molti cimeli, tra i quali lo studio originale di Milano, la laurea dell'università di Messina e i certificati di nascita e di lavoro sia del poeta che della prima moglie Bice Donetti; inoltre è conservata la corrispondenza privata con personalità estere, e si possono visionare filmati delle teche Rai ed di televisioni estere, come la cerimonia del premio Nobel.
Fa pure parte del parco la Torre Saracena di Roccalumera, citata nella poesia Vicino a una torre saracena per il fratello morto. La torre è stata restaurata nel 2001; conserva un quadro del 1600 trovato nel museo di Stoccolma, che rappresenta la torre stessa nel suo vecchio aspetto, e i famosi gouaches disegnati personalmente da Quasimodo e che ricordavano l'infanzia a Roccalumera.