Palazzo Strozzi a Firenze è uno dei più bei palazzi rinascimentali italiani. Di mole imponente (furono distrutti ben 15 edifici per fargli posto), con tre grandiosi portali identici, su altrettanti lati. Incerto l’architetto del progetto originario: sia Benedetto da Maiano che Giuliano da Sangallo fornirono un modello, ma il cantiere fu poi affidato a Simone del Pollaiolo detto “il Cronaca”.
Fu volontariamente costruito di grandezza superiore del Palazzo Medici, dal quale copiò la forma cubica sviluppata su tre piani attorno ad un cortile centrale. Anche la facciata si presenta pressoché identica, fatta eccezione per l'uso uniforme del bugnato (anziché, come nel Palazzo Medici, digradante dal basso verso l'alto), che conferisce all'insieme l'aspetto arcaico di un fortilizio. Al pian terreno si aprono delle finestre rettangolari, mentre ai piani superiori sono presenti due ordini di eleganti bifore, poggianti su cornici marcapiano dentellate.
Su ciascuno dei tre lati che danno sulla strada si aprono tre portali ad arco, di solenne classicismo. Intorno al palazzo corre uno zoccolo a pancale continuo ed è coronato da un possente cornicione, poggiante su un'alta fascia liscia, il quale si interrompe su via Strozzi.
All'esterno si trovano i portafiaccole, le torciere, i portabandiere e gli anelli per i cavalli in ferro battuto, migliore esempio di questa forma artistica e capolavoro di Niccolò Grosso detto il Caparra, il più famoso ferraio di Firenze attivo nel XV secolo, menzionato anche dal Vasari nelle Vite. Particolarmente pregevoli sono le opere agli spigoli: le lanterne a forma di tempietto e con spuntoni che coronano la celletta a somiglianza, forse a ricordare le cipolle che anticamente davano il nome a piazza Strozzi; i dragoni e le sfingi portafiaccola.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.