Il palazzo Vincenzo Imperiale è un edificio sito a Campetto, nella zona del Mercato di Soziglia nel centro storico di Genova. Progettato e decorato nella seconda metà del Cinquecento da Giovan Battista Castello, costituisce una delle maggiori creazioni manieriste in Liguria.
Gli ambienti interni conservano al piano terreno affreschi di Giovanni Battista Castello e di Luca Cambiaso con una fantasia di grottesche e figurine incorniciate a stucco, fra le quali spiccano i due maggiori episodiː il convito per le Nozze di Amore e Psiche, e Amore chiede a Giove Psiche in sposa.
Centrato su una corte quadrata con solo due campate per lato, il palazzo, che l'Anonimo nel 1818 definì immenso, si sviluppa su scale affacciate a logge diversamente orientate in inediti svolgimenti di spazi. Un esercizio commerciale occupa oggi interamente il pianterreno così che lo scalone è accessibile da un ingresso secondario, posto alla destra dell'ingresso principale. Tramite lo scalone si accede al primo piano nobile, nel quale trovano posto un bar/ristorante e uno studio di architettura. Ha ospitato anche il Museo della Filigrana.
Al secondo piano nobile si tenne un celebre "duello pittorico" fra Luca Cambiaso e Giovanni Battista Castello, che affrescarono diversi episodi delle Storie di Cleopatra. Altre decorazioni sono da attribuire a Bernardo Castello (Sala della Gerusalemme Liberata) e Domenico Piola, che intervenne a sanare i danni lasciati dalle bombe del Re Sole nel 1684. Anche lo scalone presenta una decorazione ad affresco sulla volta, con fini grottesche e bei portali sormontati da busti marmorei, oltre agli affreschi raffiguranti la Contesa tra Apollo e Amore e Apollo e Dafne, eseguiti dal Cambiaso. Oggi le sale meglio conservate sono la sala della Conquista di Gerusalemme, affrescata sulla volta da Bernardo Castello, insieme con sei episodi della Gerusalemme Liberata attinenti alla storia di Genova, e la sala delle Virtù di Cimone ateniese, anch'essa opera del Cambiaso (per gli affreschi) e del Bergamasco (per gli stucchi).
Suddiviso già nel XIX secolo in appartamenti da pigione, brutalmente spogliato da abbandoni bellici al suo interno è ancora possibile ammirare un camino monumentale.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.