Il palazzo di Teodorico o Teoderico (anche detto cosiddetto palazzo di Teodorico) è un palazzo situato a Ravenna, vicino alla basilica di Sant'Apollinare Nuovo.
Oggi ridotto ad alcune rovine, tra cui la facciata, la sua antica funzione è ancora dibattuta tra gli studiosi: un'interpretazione lo identifica come la parte antistante della chiesa di San Salvatore ad Calchi (distrutta agli inizi del XVI secolo), un'altra lo associa a una costruzione a scopo di difesa per il palazzo degli esarchi (governatori della città) del VII-VIII secolo.
Al primo piano del palazzo, celato dalla bifora visibile dalla via di Roma, sono esposti un terzo dei mosaici pavimentali recuperati nel corso degli scavi del 1908-14. Si tratta di un complesso davvero straordinario che ripercorre ben sei secoli di storia.
Si possono vedere lacerti pavimentali in opus sectile di marmi policromi (I-II secolo d.C.) provenienti dagli ambienti di rappresentanza del palatium (sala absidata e triconco), frammenti di pavimento musivo figurato (V secolo d.C.) provenienti dai corridoi che circondavano il peristilio e rappresentanti soprattutto scene di giochi circensi, lacerti pavimentali (VI secolo ed età teodericiana) decorati da motivi geometrici, fitomorfi o floreali che, essendo rimasti in utilizzo più a lungo anche dopo l’abbandono del palazzo e la dissoluzione dell’Esarcato, sopravvivono alla successiva decadenza della qualità esecutiva delle maestranze mosaiciste ravennati del VII secolo.
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