Era la chiesa di un monastero benedettino, citato fin dal 1084, che passò nel 1450 alla Compagnia dei Disciplinati e poi ad una comunità di Francescane. Fu soppresso nel 1786 e acquistato dalla famiglia Amati, a cui, due secoli prima, si doveva la commissione dell'importante affresco di Sebastiano Vini, il Martirio di san Desiderio e dei diecimila martiri, eseguito nei primi anni settanta del Cinquecento, che è collocato sulla parete di fondo.
Non è più esistente il soffitto ligneo che comprendeva otto riquadri dipinti su tela da pittori fiorentini del Seicento quali Domenico Passignano, Francesco Curradi, Matteo Rosselli.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.