L'oratorio ha forma rettangolare, con il portone d'ingresso posto su uno dei lati corti. Un antioratorio (al di sopra del quale vi è il coro) conduce all'unica navata. Ad essa segue un presbiterio, al quale si accede tramite un arco monumentale. Sia le pareti laterali che la controfacciata sono totalmente decorate con rilievi in stucco. In particolare in questa troviamo tondi prospettici che raffigurano la Natività (a sinistra) e il Riposo durante la fuga in Egitto (a destra). Essi risalgono ai primi anni del Settecento e se in passato li si attribuiva a Giacomo Serpotta, oggi si è più propensi a ritenerli opera del figlio Procopio. Accostate ai tondi e sopra la cornice che sormontava il luogo dove un tempo sedevano i superiori della compagnia, vi sono due statue allegoriche. Si tratta della Mansuetudine (legata all'episodio della Natività) e della Compassione (connessa al secondo episodio). Chiudono in alto gli archi della cantoria con al centro il dipinto raffigurante la Madonna del Rosario, titolare della Confraternita di Maria Santissima del Rosario al Carminello.
Attraverso una botola posta nel pavimento davanti al portone, a delle scale e ad un corridoio si accede alla cripta. Essa è suddivisa in tre ambienti: il primo è una stanza dove venivano preparati i corpi dei confratelli defunti; poi vi è il sottostante colatoio; e infine una stanza con 32 loculi per le sepolture decorati con piastrelle maiolicate. Lungo il corridoio e intorno ai loculi stessi vi sono decorazioni in pittura, per lo più si tratta di motivi floreali. Sul soffitto è inoltre dipinto lo stemma della Confraternita.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.