Una necropoli molto estesa utilizzata dal VI al II sec. a.C. è stata identificata sull’altura del Monte d’Elia, circa 300 m. a sud-est di Alezio. L’attività di scavo condotta in maniera sistematica dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della puglia sin dagli anni Ottanta del secolo scorso ha permesso di identificare almeno quaranta sepolture con differenti tipologie (a lastroni, a sarcofago e a fossa), databili sulla base dei corredi, tra il VI a.C. e il II a.C.. All'età classica sono riferibili una serie di tombe a sarcofago mentre alla fase ellenistica appartengono tombe del tipo a fossa, scavate direttamente nella terra o nel banco roccioso, tombe a cassa e alcune tombe a sarcofago, talora con un gradino in rilievo sul fondo che funge da cuscino funerario e con un unico lastrone di copertura, sagomato a doppio spiovente.
Al loro interno sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici di grande valore, tra cui vasellame, armi, gioielli, utensili e corredi funebri. La maggior parte di questi oggetti è oggi conservata nel Museo Civico di Alezio e ci aiuta a ricostruire la vita quotidiana, le credenze religiose e i costumi funerari dei Messapi, l’antica popolazione che abitava il Salento tra l'VIII e il I secolo a.C.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.