La necropoli fu utilizzata da più villaggi etruschi della zona tra l'VIII e il VI secolo a.C. La fase più antica è testimoniata dalle sepolture a pozzetto, buche circolari ricavate nella roccia delimitate in alto da pietre disposte a cerchio per arginare la terra circostante. All'interno di queste buche venivano calate le urne con le ceneri dei defunti, spesso corredate da alcuni oggetti simbolici.
Sono stati scavati alcuni pozzetti "gemelli", separati solo da un sottile diaframma di pietra, forse destinati a individui legati da vincoli familiari. Le sepolture più grandi e tarde sono rivestite di roccia su tutta la superficie interna, ed una in particolare ha una notevole profondità, destinata a forse ospitare più di un'urna, ed una forma quadrangolare.
Oggi le buche sono ricoperte, i materiali ritrovati si trovano a Firenze e a Sesto Fiorentino, mentre l'area è liberamente visitabile.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.