Le grotte dei Balzi Rossi si aprono ai piedi di una parete rocciosa di calcare dolomitico del Giurassico superiore alta circa 100 metri, che costituisce la linea di costa tra la frazione Grimaldi di Ventimiglia e la frontiera francese. Il nome della località è dovuto all’arrossamento superficiale della parete rocciosa (nel dialetto di Mentone, Baussi Russi, rocce rosse).
L’attuale allestimento, completato nel 1994 grazie all’ampliamento degli spazi espositivi ottenuto con la costruzione del nuovo edificio museale, si inserisce in un percorso integrato di visita del Museo e dell'area archeologica. Dalla nuova grande sala, in cui è illustrata la storia delle ricerche ai Balzi Rossi, si passa alla visita delle grotte del Caviglione e di Florestano e del Riparo Mochi e alla presentazione degli scavi più recenti, sui due piani del vecchio edificio museale completamente ristrutturato. Sul retro della nuova costruzione è tuttora visibile la stratigrafia incontrata nel corso dei lavori e scavata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria con la collaborazione di M. Cremaschi (1990-1992).