Il sito storico del Castellaro, dove inizialmente erano stati recuperati la c.d. “Torre degli Ezzelini” e l’Antico Cimitero per consentire la loro fruizione alla comunità, viene arricchito, nel 2019, con l’allestimento del Museo Multimediale dell’Antica Pieve.
Come sede del Museo viene designato il complesso dell’Antica Pieve di San Zenone degli Ezzelini, un insieme di vani databili tra il XII e il XVIII secolo. Essa in origine ospitava all’interno sepolcri di sacerdoti e famiglie nobili. Ampliata nel corso degli anni, la struttura fu tuttavia in parte demolita dopo la consacrazione della nuova chiesa nel centro del paese nel 1871. Dell’Antica Pieve rimangono ora solo il presbiterio, un tempo adibito a cappella cimiteriale intitolata a Santa Veneranda, la sacrestia e la suggestiva Cripta medievale. Ora tali spazi ospitano pannelli tradizionali accanto a innovative tecnologie multimediali che offrono al visitatore i contenuti storici attraverso modalità intuitive e coinvolgenti.
Il sito del Colle Castellaro diventa così una sorta di “Museo diffuso”, dove il Museo Multimediale si inserisce all’interno del contesto storico dell’Antica Pieve con gli annessi Torre e Camposanto. La Torre, grazie al suo percorso espositivo interno, fornisce i primi spunti sulla storia del territorio, la cui bellezza paesaggistica si può ammirare dalle bifore poste sulla cella campanaria. Uscendo dall’edificio si calpesta il terreno intriso di Storia dell’Antico Cimitero, dove riposano le salme di 89 vittime della Grande Guerra e dove si colloca il sepolcro del celebre pittore Noè Raimondo Bordignon (1841-1920). Si entra dunque nelle sale del Museo Multimediale dell’Antica Pieve, dove il visitatore si trova avvolto dalla Storia, trasmessa dal fascino dell’edificio stesso nonché da tecnologie multimediali dell’informazione e della comunicazione (touch screen, proiezioni e simulazioni in 3D), pannelli illustrativi convenzionali, laboratori didattici, conferenze, visite guidate. Terminata la visita il visitatore può proseguire il suo percorso conoscitivo fino al Santuario della Madonna della Salute per ammirare, ai piedi del campanile, i resti di quello che fu il più grande Castello della Marca Trevigiana.