In questa bella dimora del Cinquecento, durante la sua infanzia, il grande compositore trascorreva le vacanze estive con i genitori ma nel 1864 dopo, la morte del padre Michele, la madre Albina fu costretta a venderla per far fronte alle esigenze economiche della sua numerosa famiglia. Tuttavia nel 1973 questa casa è tornata ad essere “la casa dei Puccini”: grazie alla generosità delle figlie di Ramelde, sorella prediletta di Giacomo, che donarono molti e preziosi cimeli, e alla sensibilità dell’Associazione Lucchesi Nel Mondo, che ne acquisì la proprietà, l’antica dimora è così divenuta un museo che nel corso degli anni si è arricchito e migliorato fino all’ultimo completo riallestimento avvenuto nel 2008.
La dotazione del museo è molto ricca, e di notevole interesse sia per il semplice appassionato che per lo studioso: le lettere e i manoscritti musicali autografi, le fotografie originali con dedica, così come i numerosi oggetti appartenuti a Giacomo Puccini, guidano il visitatore attraverso un lungo itinerario che ripercorre tanto la vita privata quanto quella artistica del grande musicista. Particolarmente interessanti gli abbozzi delle sue prime due opere, Le Villi, ed Edgar, così come le lettere alla sorella alla quale confidava le sue gioie per i successi ma anche i suoi timori e la sua amarezza per la cattiva accoglienza che pubblico e critica riservarono alla prima di Madama Buttefly, una delle opere più affascinanti che Puccini compose utilizzando un pianoforte oggi conservato nel museo insieme ad altri interessanti oggetti. quali il letto in cui nacque, il vestitino con il quale fu battezzato e la culla nella quale dormì i primi sonni. Di notevole interesse antropologico è infine l’antica cucina dove tutto, dal grande camino alle suppellettili, fanno compiere al visitatore un inaspettato salto indietro nel tempo.