Il complesso architettonico attuale è il risultato di una rimodulazione del progetto originario in seguito al rinvenimento dei resti di un’antica residenza romana di epoca imperiale scoperta nel 2013, durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino. Il Museo della villa romana di Feudo Antico, sotto l’egida della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, contiene reperti che testimoniano l’antichissima destinazione agricola del sito. E oggi costituiscono il cuore di una nuova esperienza offerta ai visitatori: scoprire i vini del territorio riportando indietro le lancette del tempo di centinaia di anni.
Il cuore dell’antico complesso riportato alla luce è costituito due antiche cisterne collegate da un sistema di canalette e affiancate dai resti di un torcularium; cioè il fondo di una vasca per raccogliere il prodotto di una spremitura, di olive o uva, alimentata probabilmente da un torchio in materiale deperibile (legno) in una posizione sopraelevata. Ampi tratti di muratura disegnano quello che era il magazzino dove sono stati rinvenuti dolia (grandi vasi di terracotta per vino, olio e cerali) interrati e una vasca di decantazione.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.