La Risiera di San Sabba, nata come stabilimento per la lavorazione del riso alla fine dell’800, venne utilizzata dopo l’8 settembre 1943 come campo di prigionia, e destinato in seguito allo smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, al deposito dei beni razziati e alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Il 4 aprile 1944 venne messo in funzione anche un forno crematorio, l’unico sul territorio italiano.