Anton Giulio Barrili scelse Carcare per edificare Villa Maura, chiamata così in onore della madre, il Museo al suo interno, è costituito dai libri posseduti dal Barrili (9860), dalla sua collezione di quotidiani e riviste, da circa 20.000 lettere costituenti il carteggio tra il Barrili e le massime personalità della cultura della seconda metà del 1800 e da circa 3500 tra cimeli ed oggetti di uso quotidiano appartenuti allo scrittore.