I mulini ad acqua sul territorio avevano una potenzialità ridotta: il torrente Fosce e i botri limitrofi usati per l’approvvigionamento delle acque avevano una portata limitata e nel periodo estivo erano spesso in secca. Fu così che nacque l’esigenza di una forma di energia alternativa che permettesse di macinare in ogni periodo dell’anno.
I due mulini a vento rispecchiano le tipologie classiche di questo genere di costruzione: sono fatti a torre con corpo in pietra disposto su due piani e torretta girevole in legno. Sono inoltre stati costruiti a forma circolare (con un diametro interno di circa 4 metri e un altezza di 7 metri) e posizionati in cima al poggio per essere investiti dai venti.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.