Il mausoleo che si trova al disotto della chiesa della Spirito Santo sulla quale è stata edificata e che ne ripropone, se pur parzialmente, le dimensioni se pur in forma ortogonale. Il sepolcro, sia pure conservato solo per il piano inferiore, è in condizioni eccellenti: è a pianta circolare, con pilastro centrale rotondo e cinque grandi nicchie radiali, con arcosoli per le deposizioni, che sono, per motivi costruttivi, uno nella nicchia centrale, due in quelle sui lati e tre nelle nicchie di fianco all’entrata; l’ambulacro è coperto da volta a botte anulare.
Il corridoio, il cui ingresso è situato a sul lato sinistro della chiesa, è anch’esso voltato e provvisto di arcosoli. L’ipogeo riceveva luce da feritoie a “bocca di lupo”. La tomba, costruita in laterizio, con materiali per lo più di riutilizzo, è databile tra la fine del III e l’inizio del IV secolo e trova riscontro in alcuni esemplari di altre zone del suburbio romano (Mausuleo di Romolo sull’Appia, Tor Pignattara, Tor de Schiavi nel complesso dei Gordiani). Per analogia con questi ultimi è possibile ipotizzare nel Mausoleo di Castel di Guido le presenza di un piano superiore coperto a cupola e dotato di una facciata della chiesa, il cui portico insiste sul corridoio d’accesso al sepolcro.
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