Il giardino si estende per circa tre ettari, all’interno dell’agrumeto, ed è stato creato dall’attuale proprietario, Salvatore Boanjuto, dottore agronomo, paesaggista e pittore, conservando le testimonianze del passato.
Tra le colate di lava pietrificata, resti di antiche eruzioni dell’Etna e dell’agrumeto, ha piantato alberi e arbusti esotici, gruppi di palme e piante succulente. Tra queste, numerose agavi, aloe, Cycadaceae e Cactaceae di tutto il mondo, iris, Chorisia speciosa, che si fa notare grazie al tronco ricoperto di spine, il falso albero del pepe (Schinus molle), una collezione di querce (Quercus spp.), il pistacchio (Pistacia lentiscus), sorbi, azzeruolo Crataegus azarolus e salvie.
Numerose le piante da frutto, secondo la tradizione siciliana: fichi d’India (Ficus indica), cachi (Diospoyros kaki), noci (Juglans regia), peri, una collezione di 18 varietà siciliane di fico (Ficus carica). Una zona dedicata alla macchia mediterranea, intorno a un antico bagolaro (Celtis australis), che ormai ha raggiunto grandi dimensioni.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.