Il frantoio risale al XVII secolo e costituisce una preziosa testimonianza di archeologia agricolo-industriale. Recentemente, grazie ad un contributo concesso dalla Regione Marche, è stato recuperato e restaurato, quindi trasformato in museo per fini turistici, ma soprattutto per testimoniare la vocazione di Monte San Vito alla produzione di olio d'oliva di pregevole qualità. Posto sull'antica "Via Grande" oggi Via Gramsci nel centro storico, il frantoio costituisce un complesso di notevole interesse storico, non tanto per le proprie caratteristiche architettoniche, che non possono dirsi monumentali o di elevato pregio, quanto piuttosto per la particolarità di essere rimasto nel tempo pressoché inalterato e corredato dalle apparecchiature originali.
Il frantoio è a pianta rettangolare semplice e si sviluppa su due piani: il piano seminterrato del frantoio vero e proprio ed il piano terra destinato a deposito per la raccolta delle olive, con il pavimento inclinato e la canaletta di scolo dei liquami.
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