La Fortezza è composta da due elementi di fabbrica distinti:
il primo, vero e proprio castello e elemento principale della fortificazione ha una pianta triangolare, con ai vertici tre bastioni. Questo elemento di fabbrica ospita la struttura vera e propria del castello;
il secondo è un enorme rivellino in forma di terrapieno fortificato triangolare, quasi delle stesse dimensioni della fortezza; contrapposto al primo e collegato attraverso un ponte volante, così da formare con il primo elemento una sorta di rombo costituito da due triangoli.
L'accesso alla fortezza è possibile attraversando il ponticello in pietra, che scavalca l'ampio e profondo fossato, fortificato anch'esso.
L'esistenza di una prima struttura a scopo militare è menzionata per la prima volta nel diploma dell'Imperatore Ottone I, in cui viene concesso al Vescovo di Luni, il possesso di sei castra tra i quali, quello de Sarzano. Con il passare degli anni e con il mutare delle situazioni politico-militari, la fortezza acquistò sempre maggiore importanza, tale da ospitarvi, intorno alla fine del X secolo, una delle residenze vescovili della vallata. Il castrum viene citato costantemente negli anni 1076, 1078, 1080, come curtis dell'imperatore Federico I, nel 1191 come curtis di Enrico VI.
La lenta e progressiva decadenza di Luni, iniziata già dal IV secolo, portò i suoi abitanti a migrare sui colli circostanti in cerca di sicurezza, dando così luogo all'incremento se non alla nascita di nuovi borghi (Nicola, Ortonovo, Castelnuovo Magra, Ameglia) e la stessa collina di Sarzanello si popolò di esuli che vi si stabilirono, raccolti attorno alla residenza più importante del Vescovo.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.