ll Forno fusorio di Livemmo è una testimonianza viva dell’attività che per secoli ha animato l’economia delle valli bresciane. Il sito si trova sulla sponda destra del torrente Tovere ed è raggiungibile percorrendo una mulattiera che scende dal paese di Livemmo di Pertica Alta.
Il forno ha una collocazione particolare giustificata dalla presenza delle risorse primarie necessarie alla lavorazione del metallo: l’acqua ed il carbone di legna. Il minerale era invece trasportato a dorso di mulo dalla Valtrompia.
L’impianto era adibito alla prima trasformazione del minerale ferroso estratto in Valtrompia, la ghisa, che veniva poi avviato alle successive lavorazioni nelle fucine valsabbine, situate più a valle.
Questa attività era così florida perché la Valle Sabbia era ricca di boschi che fornivano il combustibile del carbone di legna. La Valle Trompia invece, aveva il minerale ma era priva di combustibile; ecco perché allora Livemmo svolgeva un ruolo strategico.
Nel XIX secolo, poi, questo sistema economico entrò in crisi e la lavorazione del ferro si spostò principalmente nelle fucine del fondo valle, e le zone montane furono abbandonate.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.