La fontana delle Api è una fontana storica di Roma ubicata all'angolo di piazza Barberini con via Veneto, realizzata nel 1644 da Gian Lorenzo Bernini.
A pochi mesi dalla realizzazione della fontana del Tritone, il 6 aprile 1644 papa Urbano VIII Barberini commissionò a Gian Lorenzo Bernini la costruzione di una fontana di piccole dimensioni, ad uso pubblico, che assolvesse alla funzione di «beveratore delli cavalli». L'opera fu realizzata nello stesso anno, e in onore del committente l'artista rappresentò sulla fontana le Api, simbolo araldico della famiglia del pontefice.
Inizialmente collocata all'angolo di palazzo Soderini, tra piazza Barberini e via Sistina, la fontana venne smontata nel 1880 per motivi di intralcio alla viabilità, scomposta e messa nel deposito comunale di Testaccio. Nel 1915, quando si decise di ricostruirla, la maggior parte dei pezzi non fu però più ritrovata, e ne venne commissionata una copia ad Adolfo Apolloni, che al posto dell'originario marmo lunense impiegò il travertino, proveniente dalla demolita porta Salaria. La valva inferiore, che in origine era a livello del piano stradale, fu rialzata su una cornice di massi, e quella superiore non venne più fatta poggiare su un palazzo, bensì venne collocata in posizione isolata. Così rinnovata, la fontana fu inaugurata il 28 gennaio 1916 nella sua collocazione attuale, all'imbocco di via Veneto da piazza Barberini.
La fontana risponde all'insolita forma di conchiglia bivalve aperta, con la parte superiore verticale, modellata in questo modo per aderire all'angolo del retrostante palazzo Soderini (ove si trovava un tempo), e quella inferiore, a livello di strada, in funzione di vasca. In questo catino rotondo e scannellato, infatti, viene raccolta l'acqua che sgorga dai tre sottili zampilli collocati sotto altrettante api, scolpite sopra la cerniera di raccordo tra le valve. L'approvvigionamento idrico della fontana è garantito dalla vicina fontana del Tritone, con la quale condivide la canalizzazione delle acque: per questo motivo, il flusso è alquanto esiguo, con una pressione idrica troppo debole per consentire a Bernini la creazione di una fontana monumentale.