Viene chiamato “La Porziuncola delle Marche” grazie alla sua somiglianza strutturale con la piccola chiesetta situata all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi.
L’intero eremo nasce come un castello di difesa utilizzato dai longobardi per la sua posizione strategica in cima che gli permetteva di controllare il traffico e le azioni dei nemici bizantini. Secondo la tradizione questa fortezza si trasformò in un cenobio per la comunità delle monache benedettine, diventando il primo monastero femminile di tutto il territorio circostante.
Dopo l’accoglienza di figure illustre francescane come San Bernardino da Siena o San Giacomo, il convento fu ampliato prima di essere dismesso a causa delle invasioni napoleoniche. Con l’espulsione dei frati, l’eremo passò nelle mani di vari proprietari diventando una casetta rurale fino all’abbandono totale. Solamente nella seconda metà del 1900 i francescani vi ritornarono grazie al Demanio, ricostruendolo nella maggior parte.
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