L’eremo di Monte Giove costituisce la sommità più elevata della serie di colline che circonda la città di Fano, collocandosi a 223 metri sopra il livello del mare. Dall'alto del colle è possibile osservare la città lungo la fascia costiera e, risalendo la valle del Metauro, verso la catena appenninica dominata dal Monte Catria.
La chiesa attuale, dedicata al Salvatore, a pianta ottagonale e con facciata tripartita, conserva al suo interno le quattro statue di san Benedetto, santa Scolastica, san Pier Damiani e san Bonifacio, eseguite dallo scultore riminese Carlo Santi. Inoltre presenta una statua di san Romualdo da Ravenna, fondatore dell'ordine Camaldolese, opera del veneziano Antonio Corradini.
La tela della trasfigurazione che sovrasta il coro e l'altra della Madonna con santi e l'arcangelo Gabriele poste nella sagrestia sono del pesarese Gianandrea Lazzarini. Dalla precedente chiesa seicentesca provengono le due tele raffiguranti "S. Romualdo e il faggio del miracolo" e "Cristo bambino con la croce, san Giuseppe e i santi Maria Maddalena, Benedetto, Romualdo e Scolastica" del pittore camaldolese Venanzio da Camerino. La cappella di sinistra, fatta erigere da Guido Nolfi, è dedicata a sant'Onofrio e a san Giuseppe.
Attualmente l'eremo è caratterizzato, oltre che dalla presenza della chiesa, da alcune casette per i monaci con relativi orti e da una foresteria con camere. Il tutto si estende su un'area di circa tre ettari e mezzo di terreno.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.