Il Duomo con la sua piazza è stato il centro della vita religiosa e politica di Monza: intorno al suo nucleo originario, probabilmente l’“oraculum” della regina Teodolinda del VI secolo, si è costituito l’antico borgo. A partire dal 1300 venne ampliato a pianta basilicale con cappelle laterali, su progetto di Matteo da Campione, autore inoltre della solenne facciata a vento, ispirata a linee gotiche. Il cromatismo del marmo a fasce bianche e verdi, il rosone, le bifore e trifore, gli archetti pensili, le edicole e le guglie testimoniano la potenza e la dignità della chiesa monzese. Artisti come Arcimboldo, Legnanino, Borroni e Carloni hanno impreziosito la basilica nei secoli seguenti. Pellegrino Tibaldi riedificò il coro, sovrapposto ad una ampia cripta, mentre alla collaborazione con Ercole Turati si deve il colossale campanile eretto a partire dal 1592.
A sinistra dell’altare maggiore sorge la Cappella di Teodolinda, le cui prestigiose pitture murali degli Zavattari, capolavoro del gotico internazionale della metà del XV secolo, rappresentano devozione e omaggio alla regina. La Cappella custodisce la Corona Ferrea, da secoli considerata simbolo e leggenda e l’opera di oreficeria tra le più importanti e significative di tutta la storia della cristianità. Un’antica tradizione vuole infatti che l’anello presente all’interno della Corona sia stato ricavato da uno dei chiodi della Croce di Cristo. Con la Corona Ferrea furono incoronati re ed imperatori, tra i quali Carlo Magno e Napoleone.
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