La Cattedrale, iniziata ne 1396, è stata edificata per successive fasi durante tre secoli e mezzo, essendo stata terminata la cupola nel 1744. Si tratta di un’architettura articolata e complessa, che fonde in un edificio unitario interpretazioni dello spazio ed espressioni stilistiche diverse. La continuità della costruzione nel tempo (nel ‘400 vengono realizzate la facciata e le navate gotiche, nel ‘500 il presbiterio e le absidi laterali, nel ‘700 la cupola) ha mantenuto un’armonia che di epoca in epoca è stata rinnovata, collegando il tracciato delle parti nuove alle proporzioni definite nell’epoca precedente.
Nel Duomo sono presenti preziosi arazzi e sculture di fasi stilistiche diverse già nella basilica precedente: i leoni romanici riadatti ad acquasantiere e l’altar maggiore a rilievi gotici in marmo bianco del 1317, i sarcofagi dei vescovi Avvocati (†1293) e Bonifacio da Modena (†1352); gli altari rinascimentali in pietra scolpita e in origine dipinta, tre dei quali di Tommaso Rodari, gli altari di Sant’Abbondio e del Crocifisso dell’intagliatore pavese Giovan Angelo del Maino, l’altare barocco della Madonna di Gerolamo Quadrio sorto attorno alla statua di Tommaso Rodari; gli stucchi delle calotte absidali con le scene figurate dell’ Assunzione di Francesco Silva e della Resurrezione di Agostino Silva, gli Evangelisti di Gaspare Mola di Coldrerio nei pennacchi della cupola, le sculture neoclassiche di Pompeo Marchesi (abside centrale e altare di San Giuseppe).
Tra i pittori del XVI secolo spiccano Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari, Il Pordenone, del XVII il Morazzone. Decoratori delle volte Carlo Fontana e Francesco Gabetta (1839) e delle vetrate i Bertini (sec. XIX).
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