La cripta del Peccato Originale è una chiesa rupestre di Matera: per il suo ciclo di affreschi è definita la Cappella Sistina del rupestre.
L'origine della chiesa, scavata nella roccia lungo la parete della Gravina di Picciano a Matera, è collocata nel periodo compreso tra il VIII e il IX secolo: probabilmente il cenobio apparteneva all'ordine benedettino, come testimoniato da alcuni elementi che caratterizzano il ciclo di affreschi presenti al suo interno.
Dato il lungo periodo dell'abbandono è difficile definire la struttura originaria: si presenta come un unico ambiente sulle cui pareti sinistra e di fondo è dipinto un ciclo di affreschi, opera di un unico artistica, chiamato Pittore dei Fiori di Matera, forse un benedettino. La pittura è di chiaro stampo longobardo, con pochi riferimenti all'arte bizantina, dovuti all'arrivo in Italia nel periodo di papi orientali, e alla pittura romana, come la linea di disegno semplice, ricchi abiti e volti espressivi. Sulla parete sinistra, in tre nicchie, sono affrescate rispettivamente tre tetrarchie: quelle degli Apostoli, ossia i santi Pietro, Andrea e Giovanni, delle Vergini Regine, ossia la Madonna con Bambino o Basilissa e altri due soggetti femminili, e degli Arcangeli, ossia Michele, Gabriele e Raffaele. Sulla parete di fondo sono dipinte scene del Antico Testamento relative alla Genesi, in particolare della Creazione e del Peccato Originale, a cui la chiesa deve la denominazione. Completano il ciclo pitture di fiori, mentre di altri affreschi risulta difficile l'interpretazione a causa del cattivo stato di conservazione; tutte le rappresentazioni sono descritte da un'epigrafe in latino.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.