Secondo fonti bibliografiche la fondazione del convento risalirebbe al 1408, attorno ad un'antica cappella detta "cona", su proposta di Fra Tommaso da Firenze. I lavori terminarono nel 1431. Alcuni importanti interventi di rimaneggiamento vennero condotti nel 1666 e nel 1700, come attestato da una pergamena del 1762, probabilmente per conformare l'edificio alla sua nuova funzione di lanificio, protrattasi per oltre quaranta anni fino al 1675. Vi venivano prodotti tessuti per confezionare il saio francescano e vi venivano smerciate lana e merci con pellegrini, pastori e viandanti che transitavano sul tratturo che giungeva a Fara San Martino.
Nel 1860, con l'incameramento dei beni ecclesiastici, la struttura divenne proprietà del comune di Atessa e visse un lungo periodo di decadimento e abbandono, nel quale fu utilizzata come rimessa e magazzino a servizio del corpo forestale. In quel periodo, tuttavia, il giardino venne trasformato in un vivaio di piante, come è oggigiorno. Nel 1936 il convento fu restaurato e la chiesa di Santa Maria degli Angeli riprese ad essere officiata ad opera di un gruppo di missionari Oblati di Maria Immacolata. Venne anche rimosso l'intonaco che rivestiva le pareti esterne e fu modificata la terminazione della chiesa, che precedentemente era piana.
Il convento è realizzato in pietra, con l'utilizzo di laterizi solo per le paraste, le arcate e le volte a crociera del portico. Sulla parete di fondo di quest'ultimo è visibile un affresco (parte dell'antica "cona") che rappresenta la Pietà con ai lati la Maddalena, Sant'Antonio, San Giovanni e San Francesco. Il prospetto principale è scandito dagli archi a tutto sesto con paraste del portico, che sostengono una trabeazione che si interrompe in corrispondenza della facciata della chiesa, in quanto essa emerge in avanti rispetto al resto della struttura. L'edificio possiede anche un chiostro interno a pianta quadrangolare, con un doppio ordine di arcate, al centro del quale si trova il pozzo che secondo la tradizione sarebbe stato oggetto di un miracolo nel 1709.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.