La Collegiata fu concessa da Papa Sisto IV nel 1483, su richiesta del popolo revellese e del Marchese Ludovico II. La facciata è austera e lineare e costruita in laterizio, illuminata dal portale rinascimentale (datato 1534) in marmo bianco di Paesana, attribuito a Michele Sammicheli di Cima. Importante è anche il portone ligneo eseguito sempre dal Sammicheli mentre il campanile è una robusta torre quadrangolare di otto piani.
L'interno a tre navate su pilastri cruciformi con volte a crociera e abside pentagonale, è interamente decorato da pitture neogotiche realizzate da Giuseppe Borra nel 1840. All'interno della Collegiata vengono conservate alcune tele settecentesche e ottocentesche e i polittici cinquecenteschi della Trinità e della Deposizione di Oddone Pascale. Interessante è un affresco del tardo cinquecento raffigurante un gentiluomo inginocchiato di fronte alla Madonna; l'altare maggiore in marmo del 1850 è di Giuseppe Adamini di Bigogno, mentre il fonte battesimale in marmo scolpito e il pulpito ligneo seicentesco sono opera di maestranze dell'Abbazia di Staffarda, così come l'organo monumentale.
Nella navata destra, notevole è il "Polittico dei Santi Pietro e Paolo", opera di Hans Clemer e datato 1503, formato da sei tavole (San Pietro, San Giovanni Battista e San Paolo, Santi Costanzo e Chiaffredo, la Sacra Famiglia e l'Adorazione dei Magi), con una contornante cornice dorata ed intagliata.
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