Questo poderoso complesso idrico, realizzato in opus incertum e risalente all'età repubblicana, è localizzato nel punto più alto del territorio comunale frigentino, a 911 metri sul livello del mare. Secondo quanto riportato da alcune fonti, in passato gli ambienti dovevano essere undici, mentre, attualmente, ne sono presenti soltanto quattro, di cui tre visitabili e ai quali è possibile accedere grazie a un ingresso non originario.
Ciascuna galleria presente all'interno dell'opera assolveva alla funzione di raccogliere l'acqua piovana, la neve sciolta e le fonti idriche di una sorgente adiacente alle cisterne. L’acqua raccolta veniva depurata e distribuita non soltanto alla comunità frigentina, ma anche a una parte consistente degli abitanti dei territori limitrofi. In tempi recenti, inoltre, è stato scoperto un condotto di distribuzione tra Via San Giovanni, laddove è ubicato l'ingresso alle cisterne, e Via San Pietro, in cui è presente un impianto termale che risale probabilmente ai secoli I e II d.C. A testimonianza, infine, dell'importanza di questa imponente opera architettonica, vi è l'iscrizione custodita nell'Ex Cattedrale di Frigento, in cui viene citato l'architetto Antistius quale ideatore della struttura.
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