Progettato a partire dal 1934, il cimitero monumentale di Tresigallo (oggi frazione del Comune di Tresignana) si inserisce nel progetto di riforma urbana promosso da Edmondo Rossoni, il ministro fascista che nel cuore della pianura ferrarese trasformò il suo borgo agricolo in città-modello della modernità, secondo i principi del razionalismo. A questi stessi principi si ispira anche il progetto architettonico del cimitero, concepito da Rossoni e dall’amico ingegnere Carlo Frighi in un’ottica di continuità stilistica e simbolica con il centro della città.
Il complesso, a pianta rettangolare, si articola all’interno di una cinta muraria esternamente decorata da un sobrio fregio. All’ingresso, un ampio portale a trifora apre il passaggio all’“Altra città” e nel contempo determina la chiusura del segmento urbano. Varcata la soglia, nei piedritti posteriori dell’arco maggiore due nicchie asimmetriche ospitano altrettanti bassorilievi dedicati alla “Madonna con Bambino”.
Al centro del complesso, sopraelevato rispetto al piano di calpestio e circondato da mura in travertino, si trova il monumento funebre dedicato alla famiglia Rossoni, e in particolare a Edmondo: il suo più illustre componente. All’interno, in marmo verde del Brasile, sono disposte le arche dei componenti della famiglia, idealmente ordinate attorno all’imponente braciere centrale, realizzato in rame su colonne trilobate. Su uno dei massi in travertino è riportata la scritta “Tarchi ideò” e “Bruni eseguì”, due identità prive di nome: la prima potrebbe assegnare la paternità dell’opera all’architetto fiorentino Ugo Tarchi.
Continuando sulla via principale del cimitero il percorso termina con una piccola cappella, posta all’estremo opposto rispetto all’ingresso. Sulla facciata una scultura di Enzo Nenci riprende l’immagine di un angelo dalle braccia aperte e dalle ali spiegate, in un gesto di umana accoglienza che si protrae in un gioco prospettico: nell’avvicinarsi a essa, la figura alata sembra abbassarsi verso terra, quasi ad accompagnare il viaggio dei defunti; nell’allontanarsene, invece, torna a svettare sul grande braciere e, simbolicamente, su tutto il cimitero.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.