La chiesa sorge in cima all’abitato di Bianzone, antico borgo rurale attorniato da meleti e vigneti terrazzati abbarbicati sul fianco della montagna. La sua prima citazione documentaria risale al 1108. Notevole è il campanile in stile romanico con bifore e trifore. La facciata è in stile barocco molto contenuto, con un pronao sorretto da colonne e un portale in pietra settecentesco. L’interno è a croce latina con navata principale e due navatelle laterali solo sino all’altezza dei due transetti. Gran parte dell’interno è affrescato ad opera di Cipriano Valorsa, pittore valtellinese del XVI sec. originario di Grosio, detto il “Raffaello della Valtellina”.
Di grande impatto è il ciclo datato 1558 della cappella di S. Pietro Martire, ma un po’ovunque sulle pareti si conservano testimonianze della sua arte. Grandioso è il ciborio ligneo dorato e dipinto dall’intagliatore poschiavino Domenico Dell’Acqua (1670 circa). Accanto alla chiesa sorge l’Oratorio di S. Pietro Martire arredato da un bell’altare ligneo proveniente da Casa Mevio e riferibile a Giovan Battista Del Piaz, sul quale figura una tela attribuita a Giovan Battista Muttoni.
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