Sant'Ivo alla Sapienza è una chiesa di Roma dedicata a sant'Ivo Hélory, situata nel rione di Sant'Eustachio, realizzata nella seconda metà del XVII secolo (tra il 1642 e il 1660) dall'architetto ticinese Francesco Borromini. Per i suoi valori artistici, tecnici e simbolici, l'edificio è considerato come uno dei capolavori dell'architetto, del Barocco e della storia dell'architettura in generale.
Lo spazio interno è racchiuso in un involucro unitario in cui c'è un riferimento classico al Pantheon, come testimonia anche la totale visibilità da ogni parte di tutta la struttura. Del resto la partenza geometrica, creata dalla contaminazione di forme dure e forme concave, che alcuni fanno risalire all'influsso dei disegni di Giovan Battista Montano, fa pensare a un bilanciamento di movimenti centrifughi e centripeti, intrecciati tra loro. La conclusione più profonda è verso l'alto, dove decorazioni di stelle, che rimpiccioliscono, e l'immagine dello Spirito Santo sul soffitto della lanterna, suggeriscono altezze smisurate ed intoccabili. L'effetto della luce, che entra incrociandosi sia dalla lanterna sia dalle finestre, è estremamente efficace e, unito al candore totale delle mura, sembra rendere le pareti della chiesa come diafane e trasparenti.
All'interno si segnala la pala d'altare con Sant'Ivo patrono degli avvocati di Pietro da Cortona, incompiuta per la morte del maestro nel 1669 e terminata dai suoi allievi.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.