La nuova chiesa, realizzata a partire da quella romanica, venne costruita tra il Cinque e Seicento; nel XVI secolo fu edificata pure la cappella del battistero.
La facciata, di impianto romanico ed ampliata nel 1730, è anticipata dal protiro ed è caratterizzata da delle lesene, da un rosone ed è conclusa dal timpano triangolare ai lati e sopra del quale vi sono dei pinnacoli; ai lati sono presenti due ali sulle quali s'aprono delle finestre di forma curvilinea. Il portale risale al 1506.
L'interno è suddiviso in tre navate; sulla navatella di destra s'affacciano due cappelle laterali, su quella sinistra tre; al termine dell'aula vi è il presbiterio, inframezzato tra la sagrestia e il campanile e a sua volta chiuso dell'abside di forma quadrata e coperta da volta a botte.
Opere di pregio qui conservate sono le pale raffiguranti il Salvatore, la Vergine Maria e i Dodici Apostoli, tutte e tre di scuola lombarda, le tele ritraenti Scene della vita di Sant'Eufemia, realizzate dallo svizzero Giovanni Battista Soldati, l'altare maggiore, costruito in stile tardobarocco nel 1780 da Gabriele Longhi, un'immagine aurea con soggetto Sant'Eufemia e una lampada argentea risalente al Settecento.
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