La chiesa di Miemo in antico era dedicata a San Regolo: il titolo di Sant'Andrea, che conserva tuttora lo ebbe forse alla soppressione dell'antichissima chiesa di Sant'Andrea del Monte Magnifridi, castello che esisteva nel territorio di Miemo fin poco prima dell'anno Mille.
Nel Sinodo Vescovile tenuto nella metà del Trecento da Filippo Belforti la chiesa di Miemo era segnata indipendente dalla pieve di Gabbreto. La chiesa e la canonica di Miemo, rovinate per lunga incuria e abbandonate, vennero riedificate per munificenza del Granduca Leopoldo I; la canonica fu di nuovo ristrutturata a metà dell'Ottocento e poi di recente restaurata e abbellita. Presenta anche un campanile con contrafforti e sopra l'ingresso un piccolo colonnato a trifore, in pietra di Montecatini.
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