Santa Maria Nova è una ex chiesa conventuale di Vicenza della fine del Cinquecento attribuita all'architetto Andrea Palladio, che l'avrebbe progettata intorno al 1578 senza riuscire a vederla realizzata.
Rappresenta l'unica architettura religiosa progettata da Palladio e costruita a Vicenza, dove per il resto si limitò a interventi su parti degli edifici sacri, come la cappella Valmarana, un portale e la cupola della cattedrale e, forse, il portale della chiesa di Santa Maria dei Servi. È inserita dal 1994 nell'elenco dei 23 monumenti palladiani della città facenti parte dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il nome della chiesa, come quello di tante altre esistenti nella città di Vicenza, a partire, sia in ordine cronologico che d'importanza, dalla chiesa cattedrale, evidente dimostrazione della grande devozione che i vicentini di ogni tempo ebbero verso la Madonna, deriva o dal fatto di essere, nel tempo in cui venne costruita, l'ultima in ordine di successione, o per trovarsi essa nel borgo di Porta Nova.
La chiesa, sconsacrata nel XIX secolo, non è visitabile ed è utilizzata dal comune come deposito di libri.