La nascita della chiesa di Santa Maria Maggiore risale, secondo la tradizione, ai primissimi tempi dell'evangelizzazione del territorio trevigiano compiuta da san Prosdocimo, protovescovo di Padova e discepolo dell'apostolo Pietro. Alcune discusse ipotesi vorrebbero che l'attuale santuario intitolato alla Madre di Dio sorgesse sopra, e in contrapposizione, a un antico tempio pagano dedicato alla dea egizia Iside.
In tipico stile tardo gotico veneziano, con linee vagamente orientaleggianti, la facciata, a coronamento mistilineo, si presenta semplice e spoglia, completamente rivestita in laterizio e sormontata da cinque eleganti edicolette gotiche in pietra d'Istria a colonne ed archetti trilobi. Il grande portone centrale e le due porte laterali che si aprono sul prospetto principale, incorniciati in pietra d'Istria, sono subordinati ad altrettanti rosoni, di cui il maggiore, quello centrale, è affiancato da due lunghi e sottili finestroni a sesto acuto. Quattro lesene affiancate e tra loro equidistanti, infine, inquadrano gli elementi architettonici della facciata conferendo a quest'ultima un senso di maggior verticalismo.
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