Di origine benedettina si trova di fronte le pendici del massiccio del monte Velino, costruita probabilmente come parte di un insieme conventuale oggi scomparso, ad opera di un certo Nicolò nel 1048 in forme semplici del primo romanico con influssi bizantini, ed in seguito donata all'abbazia di Montecassino.
Conserva all'interno un ambone scolpito con influenze orientali e bizantine, attribuito alla bottega dei maestri Nicodemo, Roberto e Ruggero, realizzato nel 1150. Conserva inoltre un ciborio con intarsi di derivazione moresca e una rara iconostasi in legno sorretta da quattro colonnine con capitelli decorati e fusti tortili.
L'iconografia lignea è unica al mondo e rappresenta la conformazione dell'antico Tempio di Re Salomone, con le due colonne pilastro che sorreggevano il Tempio stesso: le colonne di Ioachim e Boaz, rispettivamente la "colonna del maestro" e la "colonna dell'apprendista". La stessa iconografia è rappresentata nella Cappella di Rosslyn ad Edimburgo in Scozia.
L'ambone è scolpito in pietra rivestita di stucco, con cassa quadrata che poggia su piedritti ottagonali. I capitelli sono decorati da figurine umane barbute e intrecciate a sinuosi elementi vegetali, e sorreggono archi trilobi, nel prospetto e nel retro, ed archi laterali a tutto sesto. Della decorazione rimangono un corpo acefalo di leone alla base del lettorino semi cilindrico, e bassorilievi su due fasce disposti a destra e sul parapetto della scala. Le scene mostrano diaconi e storie dell'Antico Testamento, come David che lotta con l'orso e Giona divorato dalla balena, replicato poi nell'ambone di Santa Maria del Lago a Moscufo. Piccoli archetti a ferro di cavallo si trovano nella zona superiore.
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