Deriva il suo nome dall'esser situata nei pressi del luogo dove un tempo si trovava un ponte levatoio che permetteva il collegamento tra la strada che conduce in Piazza della Cisterna e l'antico castello del vescovo. La chiesa presenta una pianta ad aula unica rettangolare coperta a tetto e voltata nel presbiterio. Il paramento murario è stato realizzato mediante l'uso quasi esclusivo del mattone.
Appartengono all'originaria facciata il paramento murario inferiore realizzato con calcare cavernoso ed il portale con arco a sbarra databile alla metà del XIII secolo; la tettoia, la bifora, il coronamento e il campanile a vela sono frutto dei numerosi ripristini diretti da Peleo Bacci nel terzo decennio del Novecento.
L'interno, a navata unica, conserva diffuse decorazioni ad affresco realizzate da Cenni di Francesco di ser Cenni. Di grande interesse è la Madonna in Gloria sulla parete destra del loggiato, il cui volto viene attribuito al giovane Simone Martini: il resto della figura è dovuto invece ad un restauro successivo realizzato da Cenni di Francesco nel 1413.
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