Eretta nel 1267, modificata nel 1584 e restaurata nel 1877. L’architettura rispetta l’impianto tipico degli insediamenti medievali degli Umiliati e si presenta articolata intorno a un’ampia corte agricola, definita da edifici di lavoro (tra cui il mulino, molto rimaneggiato) e dalle abitazioni dei contadini e dei monaci, oggi in parte destinate a sede di una comunità di accoglienza della Caritas Ambrosiana. La chiesa, in laterizio, presenta un imponente campanile quadrato, scandito da cornici e archetti pensili. All'interno l'unica navata con il cinquecentesco soffitto a cassettoni si conclude in un'abside rettangolare mutuata da modelli cistercensi.
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