L'edificio attuale della Chiesa di San Lorenzo sorse tra il 1751 e il 1763 ad opera dell'architetto Domenico Corbellini. L'interno è tra gli esiti migliori dell'architettura tardobarocca a Brescia.
L'interno si presenta come ampio e accogliente, dominato dalla tinta giallo-ocra e da molte sue variazioni che ricopre ogni superficie visibile delle pareti e del soffitto. L'impianto è a navata unica, molto movimentato dal continuo sporgere dei pilastri e rientrare delle cappelle laterali, tre per lato di cui due, quelle centrali, di dimensioni e larghezza considerevoli. I due ingressi laterali non danno direttamente sulla navata, ma in due piccole anticamere direttamente collegate ad essa: quella nord, fra le due, è stata oggi trasformata nella cappella del Battistero.
Il prospetto degli alzati è abbastanza tradizionale, risolto con un ordine corinzio di lesene e colonne libere a tutta altezza che ricopre le pareti in modo unitario. Una trabeazione corre ininterrotta lungo il profilo di imposta della copertura, formata da due cupole in successione, una al centro della navata, più grande, e una sul presbiterio, più piccola e di forma ellittica, intervallate da volte a botte. A nord-est della chiesa si apre la sacrestia, composta da tre vani di diversa funzione (vedi dopo). L'illuminazione interna è assicurata dal finestrone in facciata, dalle aperture sopra gli altari laterali e dalla fascia finestrata alla base della cupola maggiore.
La chiesa conserva, un ricco patrimonio artistico, che non si limita alle sole opere pittoriche ma si estende anche agli altari, due in particolare, quello maggiore e l'altare della Beata Vergine della Provvidenza, capolavori di intarsi e cesellatura del marmo. Le altre cappelle, il presbiterio e la sacrestia ospitano soprattutto opere pittoriche di valore, firmate da molti autori dal Cinquecento al Settecento.
La chiesa conserva un vasto tesoro composto principalmente da strumenti e arredi liturgici, tra i quali spiccano elementi di pregio quali il reliquiario di san Biagio dell'inizio del XVI secolo.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.