La chiesa fu costruita sul luogo di una struttura preesistente, risalente al XVI secolo, di modesta dimensione con oratorio e sacrestia. L'edificio, terminato al tempo del vescovo Petruccelli, come specifica l'iscrizione sul portale d'ingresso, risente molto dell'influsso del panorama architettonico leccese, in particolare della chiesa di San Matteo e della sua facciata a tamburo, di chiara derivazione borrominiana.
L'attuale redazione della chiesa presenta un prospetto composto da un grande e slanciato avamposto a semicerchio, con nel mezzo un'artistica finestra e l'iscrizione a grandi caratteri DE DOMO DAVID, il motto della confraternita che regge la chiesa: a sinistra si eleva un piccolo campanile. L'interno presenta una pianta ottagonale, semplice nelle proporzioni e nelle linee che si intersecano nel ricamo dell'altare maggiore, valorizzato da un pregevole bassorilievo, di autore ignoto, rappresentante la Fuga in Egitto; vi sono tre altari barocchi in pietra con grandi pale su tela raffiguranti san Giuseppe, nel maggiore, in quello a destra sant'Apollonio e una seconda piccola tela con l'immagine di sant'Agata, in quello di sinistra sant'Oronzo e una seconda tela con l'immagine di sant'Agostino. Due altri quadri su tela, posti su colonne, raffigurano il Beato transito e lo Sposalizio di san Giuseppe. Sulle colonne che sostengono la volta ci sono le quattro raffigurazioni degli evangelisti, mentre, sopra il pergamo, sono dipinte le immagini della Vergine col Bambino e della Nascita di Gesù adorato dai Magi.
Accanto alla chiesa vi è l'oratorio e sala delle riunioni della Confraternita, con un altare dedicato al SS. Crocefisso, con una croce di legno e simulacro in cartapesta di Gesù Crocifisso, san Giovanni Evangelista e la Maddalena ai piedi.
Si consiglia di verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura.